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AIUTARSI A DIRE QUEL CHE E' DIFFICILE

Giovani e adulti di fronte al difficile tema del suicidio in età giovanile nella Giornata Mondiale della Salute Mentale

Il suicidio tra i giovanissimi è un tema delicatissimo e purtroppo di grande attualità. Negli ultimi due anni i numeri di tentati suicidi hanno raggiunto il 75% e i dati sono allarmanti.

 

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, per parlare di prevenzione del suicidio in età adolescenziale, l’associazione La Tazza Blu, nella figura di Rocchina Stoppelli, e il Museo Nazionale del Cinema di Torino, hanno organizzato al Cinema Massimo la proiezione del film “5 giorni fuori”  di Ryan Fleck e Anna Boden.  A New York, il sedicenne Craig soffre d'ansia da futuro e vorrebbe suicidarsi. Prima di passare all'atto però chiede aiuto in ospedale e viene ricoverato, sotto osservazione, per cinque giorni nel reparto psichiatrico. Il ragazzo si confronta con i problemi dei suoi compagni di degenza e stringe amicizia soprattutto con Bobby. Spinto da quest'ultimo e dagli altri pazienti, il giovane capisce di amare la vita e di essere pronto ad affrontarla.

 

Alcuni nostri allievi, accompagnati dai loro insegnanti, hanno aderito all’iniziativa nell’ambito del progetto Parla con me.

 

Dopo la visione del film, la Dottoressa Barbiè, psicologa e psicoterapeuta sistemico relazionale, ha spiegato quanto la pandemia abbia acutizzato le fragilità dei ragazzi che hanno perso i loro punti di riferimento, la scuola e le relazioni sociali.

 

Al termine della giornata gli adulti hanno compreso l’importanza dell’ascolto e dell’accoglienza di fronte al turbinio di emozioni contrastanti tipiche dell’adolescenza. I ragazzi devono sapere che l’adulto è accanto a loro, comprende e sostiene la confusione emotiva.

 

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